Costruire una scuola che funzioni come nido di infanzia e come scuola primaria per dare una buona istruzione ai ragazzi/e meno fortunati della zona sia orfani che disabili (albini, ciechi e sordi) e a tutti coloro, che vivono in difficili situazioni socio-economiche.
Paese : Rep. Unita di Tanzania
Località : Bagamoyo Miono Kikaro Village
Responsabile e Referente :
Fr. Roman Riziki Shayo Seminario di Castellerio)
Contesto generale:
La repubblica Unita di Tanzania è uno Stato dell’Africa orientale, bagnato ad est dall’Oceano Indiano. Ha una superficie di 947.300 kmq (circa tre volte l’Italia) e una popolazione di circa 50 milioni di abitanti.
Colonia dell’Impero tedesco dal 1885, occupata dal Regno Unito durante la prima guerra mondiale e successivamente integrato nell’Impero britannico ottenne l’indipendenza dal Commonwealth il 9 dicembre del 1961 e divenne Repubblica l’anno successivo. La capitale commerciale è Dar es Salaam mentre Dodoma è la capitale amministrativa e sede del Parlamento.
La popolazione è costituita da 125 etnie, la cui maggioranza appartiene al ceppo Bantù. Comprende anche Arabi, Indiani, Pakistani e piccole comunità europee e cinesi. Come gran parte dei Paesi Africani, il paese è afflitto dall’epidemia dell’ AIDS (circa il 7% della popolazione adulta con forte incidenza nella classe di età tra i 20 e i 34 anni). Vi è anche un’incidenza di condizioni genetiche ereditarie come l’albinismo, che costituisce un grave problema sociale.
A livello religioso, i cristiani (cattolici e protestanti quasi in pari numero) costituiscono il 35% della popolazione, seguiti dai mussulmani (35%) e dai seguaci delle religioni tradizionali (30%).
La lingua ufficiale è lo swahili, ma ogni gruppo etnico ha la propria lingua.
Secondo statistiche Aggiornate al 2006, la mortalità infantile nei primi 5 anni di vita era di 118 ogni 1.000. La speranza di vita era di 50 anni. La causa principale di morte nei bambini la malaria, negli adulti l’AIDS. Altre cause sono la polmonite e la diarrea.
Solo il 55% della popolazione aveva accesso a fonti di acqua potabile e il 33% aveva accesso a servizi igienici adeguati.
Contesto locale:
Bagamoyo, capoluogo dell’omonimo distretto nella regione di Pwani, si trova nella costa sull’Oceano indiano, pressappoco di fronte all’isola di Zanzibar, a circa 75km a nord di Dar es Salaam.
Bagamoyo nella lingua swahili significa “ deponi il tuo cuore”; probabilmente era riferito agli schiavi che venivano portati qui per essere venduti oltremare, e che quindi abbandonavano ogni speranza, oppure ai portatori delle merci, che giunti in città potevano finalmente riposare. L’area intorno alla città è ricca di siti di interesse storico: rovine di alcune moschee attestano una presenza mussulmana almeno sin dal XIII° secolo. Nel 1868 padre Antonio Horner della Congregazione dello Spirito Santo, giunse sulla terraferma da Zanzibar, per fondare a Bagamoyo la missione più antica della Tanzania. I missionari cattolici si insediarono nella zona sin dal 1886, creando un rifugio per i bambini salvati dal commercio degli schiavi. L’insediamento si sviluppò sino a comprendere una chiesa, una scuola e alcune piccole attività produttive (progetti agricoli e officine). Oggi la cittadina è un centro di secondo piano ed è nota soprattutto per la fabbricazione di imbarcazioni tipiche note come dhow.
Il quartiere di Miono Kikaro comprende tre villaggi la cui popolazione è di oltre 20.000 persone. L’estrema povertà in cui versa il paese ha privato migliaia di bambini dei loro diritti fondamentali ad una buona educazione e alle necessità primarie di vestiario, acqua, abitazione, cibo e assistenza sanitaria.
Oltre alla povertà, esistono varie forme di discriminazione: ad esempio un grave problema è rappresentato dall’albinismo., anche a causa delle credenze popolari, che inducono le famiglie persino ad uccidere i bimbi affetti da questo difetto genetico.
Il quartiere non possiede una scuola primaria. La scuola più vicina si trova a circa 8 km e raggiungerla da parte dei ragazzi disabili con difficoltà di deambulazione, specie nella stagione delle piogge, è molto difficoltoso.
Obiettivo del progetto:
Costruire una scuola che funzioni come nido di infanzia e come scuola primaria per dare una buona istruzione ai ragazzi/e meno fortunati della zona sia orfani che disabili (albini, ciechi e sordi) e a tutti coloro, che vivono in difficili situazioni socio-economiche.
La stessa Costituzione del Paese del 1975 proclama e promuove il diritto all’istruzione di tutti i ragazzi specialmente di quelli affetti da disabilità, spesso discriminati e segregati. L’istruzione deve essere considerata come un’ arma contro ignoranza, malattie e povertà.
Il progetto si propone di dare a 119 bambini tra i 7 e i 14 anni, affetti da varie disabilità, orfani e a coloro che versano in gravi difficoltà socio-economiche, la possibilità di frequentare la scuola e imparare a leggere e a scrivere, come tutti gli altri bambini in Tanzania, creando inoltre buone relazioni tra i ragazzi normali e quelli disabili.
Il progetto, già iniziato nel 2014, una volta finito prevede 14 classi, biblioteca, cucina, refettorio, 2 dormitori, uno per ragazzi e uno per ragazze, zona amministrativa, infermeria, sala polifunzionale, stanza per sport e giochi.
Costo del progetto:
A fronte di una spesa totale di 132.000,00 Euro, Missiòn Onlus contribuirà con 4.500,00 Euro
Puoi contribuire a questo progetto con una offerta libera nei seguenti modi:
In contanti passando in sede presso il Centro Missionario Diocesano in Via Treppo, 3 (III piano)
Conto Corrente Postale n° 65921272 Intestato ad Associazione Missiòn ONLUS
Bonifico Bancario sul seguente C/C:
IBAN: IT60 I050 1812 0000 0000 0115 995
intestato ad Associazione Missiòn ONLUSBANCA: Banca Etica – Treviso
Causale: Microprogetto :10/2016