14-004 Guia lanka India

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UNA CRESCITA GALOPPANTE, limitata solo in minima parte dalla crisi globale. Parliamo dell’India che, però, nonostante il trend positivo, vede ancora un terzo della sua popolazione (che supera il miliardo) vivere ben al di sotto della soglia della povertà

INDIA (PROGETTO N° 004/2014) Acqua potabile per le famiglie di Gajula Lanka     UNA CRESCITA GALOPPANTE, limitata solo in minima parte dalla crisi globale. Parliamo dell’India che, però, nonostante il trend positivo, vede ancora un terzo della sua popolazione (che supera il miliardo) vivere ben al di sotto della soglia della povertà. L’eccezionale crescita economica del paese ha dunque solo effetti marginali sul reddito della maggior parte degli indiani. Il 64% della forza lavoro è occupato nell’agricoltura, ma la gran parte dei fondi coltivati ha estensioni molto limitate e più di un terzo degli appezzamenti è al di sotto del livello di sussistenza per una famiglia di contadini. Il Centro Missionario diocesano ha deciso di sostenere un progetto per la costruzione di un depuratore dell’acqua nel villaggio di Gajula Lanka. Il piccolo centro, con la sua popolazione di 5875 abitanti divisi in 1325 famiglie, dista 8 chilometri dal capoluogo mandamentale di Kolluru e 75 chilometri da Guntur, capoluogo del distretto. La popolazione appartiene a tutte le caste e religioni, ma la maggior parte è composta da «fuori casta», «fuori tribù» e da altre classi socialmente, culturalmente ed economicamente arretrate ed emarginate. Si tratta di un villaggio tipicamente agricolo. Uno dei maggiori problemi è proprio la scarsità di acqua potabile, specialmente durante la stagione estiva. La poca acqua disponibile ha un’alta concentrazione di sostanze inquinanti (fluoro e nitrati), oltre i limiti permessi. Questo ovviamente mette a repentaglio la salute degli abitanti, in particolare dei giovani. Inoltre la falda freatica si è significativamente impoverita. Durante l’estate la situazione peggiora, tanto che le donne percorrono lunghe distanze per recuperare appena una pentola d’acqua potabile. Il villaggio gode di un clima tropicale caldo-umido durante l’estate (da marzo a giugno), con temperature medie di 40 gradi, e piovoso da luglio ad ottobre. I raccolti sono costituiti da riso, tabacco, cotone, peperoncino rosso, legumi, noci. Il reddito medio di un lavoratore agricolo è di circa 150 rupie al giorno, equivalenti a circa 1,90 euro. Le terre non irrigate possono offrire approssimativamente il lavoro a 50 persone, l’irrigazione potrebbe aumentare questo dato ed elevare il salario fino a 250 rupie. Se, al contrario, la terra non può supportare un’agricoltura intensiva, i lavoratori sono costretti a emigrare verso altri distretti vicini durante la stagione dell’agricoltura. Questo ha inevitabili conseguenze sulla loro salute e sull’educazione dei bambini. Per far fronte dunque a questa grave scarsità d’acqua potabile nel villaggio di Gajula Lanka, è stato proposto di installare un impianto di depurazione con la tecnologia dell’«osmosi inversa». La popolazione contribuirà per circa un quarto della spesa. Il Centro Missionario diocesano ha previsto un contributo di 5000 euro.

 

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