14-006 Sicurezza Alimentare in 4 villaggi dell’Eritrea

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L’Istituto «Figlie di Sant’Anna», sostenuto dal Centro Missionario diocesano, si prende cura di bambini soggetti ad acuta malnutrizione. Dal 2009 ad oggi sono oltre 1400 i bimbi assistiti con un programma di alimentazione bilanciata per un numero di mesi sufficienti a far recuperare loro un peso accettabile

Paese : Eritrea  
Località : Villaggi di Abo, Digsa, Tokonda e Zagher  
 Responsabile : Suor A. Abrehet Solomon  Congregazione delle Figlie di S. Anna. Il progetto verrà seguito  sul luogo da suor Ignazia Araya  
 Referente: Stefano Morocutti (Milano) 
 Contesto generale: 

I’Eritrea, Stato che si trova  nella parte settentrionale  del Corno d’ Africa, e si  affaccia sul Mar Rosso dal  quale prende il nome  (erytros in greco antico  significa rosso), ha  un’estensione di 124.000  kmq. e una popolazione  di 4.000.000 abitanti, la  cui età media si aggira sui  18 anni. Fu colonia italiana  dal 1890 al 1941, poi  dal 1962 fu annessa  all’impero etiopico e successivamente,  dopo lunghi anni di guerra, è divenuto Stato  indipendente nel 1992. Nel 1998 una guerra di confine  con l’Etiopia ha avuto come conseguenze la morte di circa 19.000  soldati eritrei, una pesante migrazione delle popolazioni eritree, oltre che a un disastroso  contraccolpo economico. Attualmente la bilancia commerciale è in forte deficit e  mancano completamente le fonti energetiche. Il reddito pro-capite è di 130 EURO/  anno, l’aspettativa di vita alla nascita è di 59 anni, il grado di alfabetizzazione è del 58%  e meno del 60% della popolazione ha accesso all’acqua potabile.  
Alcune Statistiche:
mortalità al parto 1%; mortalità infantile 4,5%; tasso di HIV/AIDS  2,7%; disponibilità di servizi igienici 28%. Secondo l’Istituto Internazionale di ricerca sulle  Politiche Alimentari, che analizza annualmente la situazione di oltre 120 Paesi, 20 dei  quali hanno un indice di fame allarmante o estremamente allarmante, in Eritrea il 50%  della popolazione è denutrito. I motivi della miseria che colpisce il paese, oltre alla frequente  siccità, sono da collegarsi anche alle difficoltà del commercio internazionale,  dovute all’embargo cui il paese è soggetto, che hanno fatto lievitare in maniera drammatica  i prezzi di tutti i generi alimentari. Invero, le quantità di generi alimentari che il  Governo mette a disposizione delle famiglie a prezzi calmierati sono assolutamente  insufficienti per garantire un’alimentazione corretta, soprattutto di proteine e grassi,  assolutamente necessari nelle fasi della crescita.  L’80% della popolazione è occupata in un’agricoltura di sussistenza e nella pastorizia;   gli altri, vivendo in città, hanno piccole  attività commerciali e manifatturiere o  lavorano nell’amministrazione pubblica. 
Tutti i maschi dai 18 ai 55 anni sono obbligati  a lavorare per il governo, essendo  soggetti al servizio di leva a tempo indeterminato.  

 
Contesto locale:
 

   La Congregazione delle Figlie di S. Anna  ha iniziato anni fa a prendersi cura dei  bambini soggetti a malnutrizione acuta  negli ambulatori dei villaggi dell’Eritrea. I  soggetti più colpiti da malnutrizione sono  stati i bambini fino ai cinque anni di età,  che hanno dovuto essere assistiti con un  programma di alimentazione bilanciata  per un numero di mesi sufficienti a far  loro recuperare un peso accettabile.  I villaggi interessati sono i seguenti;  
• Villaggio di ABO: si trova a 35 km da  Assab, nell’estremo sud dell’Eritrea, in  un’area semi-deserta, molto calda, con  scarsissime piogge annuali. La popolazione di circa 8.000 persone, è al 100% mussulmana  e di etnia Afar. L’ambulatorio gestito dalle Figlie di Sant’Anna è il punto di  riferimento e di assistenza per dieci villaggi distanti sino a 60 km. Una volta al mese le  suore li raggiungono con un fuoristrada per provvedere alle vaccinazioni e ai controlli  di peso in un locale attrezzato. Su 710 bambini controllati dalle suore presso i  loro presidi sanitari 124 soffrono di malnutrizione. 
• Villaggio di DIGSA : è situato a 75 km dalla capitale Asmara, in direzione sud,  sull’altipiano. Presso questo villaggio le suore gestiscono un ospedale, dove accolgono  anche i malati di HIV/AIDS. Su questa struttura gravitano più di 10.000 persone  provenienti da nove villaggi nei dintorni. Ultimamente arrivano anche da città  lontane, dove l’assistenza medica è stata ridotta per mancanza di medicinali e molte  famiglie, con bimbi denutriti, si sono accampate nel villaggio e si rivolgono giornalmente  all’ospedale. Su 820 bambini controllati 150 soffrono di malnutrizione. 
• Villaggio di TOKONDA: da cinque anni viene colpito da siccità o pioggia insufficiente,  per cui i campi producono pochissimo. Nell’ambulatorio delle suore arrivano  tante mamme con bambini stremati dalla malnutrizione. Su 700 bambini controllati  120 soffrono di malnutrizione. 
• Villaggio di ZAGHER: questo anno è stato seriamente colpito dalla siccità. Le piogge  sono state scarse e irregolari: invero, anche se buone piogge si sono avute  all’inizio della semina, per cui le piantine si sono sviluppate, da agosto in poi le piogge  sono cessate e i cereali non sono arrivati a maturazione. Su 700 bambini controllati  118 soffrono di malnutrizione.   


Obiettivo del progetto: 
 

 Continuare nella lotta contro la malnutrizione  che colpisce fino ai cinque  anni di età i bambini dei villaggi  suindicati, attraverso un programma  di controlli e di alimentazione  integrata.  I bambini da tenere sotto controllo  nei quattro villaggi sono 512.  I I sintomi della malnutrizione sono:  gonfiore alle mani e ai piedi o a tut- to il corpo, dovuto alla deficienza di  proteine, e magrezza scheletrica  dovuta alla deficienza alimentare generale.  I bambini che soffrono di malnutrizione severa e hanno difficoltà a mangiare normal- mente vengono ricoverati e alimentati attraverso un sondino naso-gastrico; il loro peso  è controllato una volta alla settimana.  I bambini con malnutrizione moderata vengono controllati una volta al mese e portano  a casa la razione alimentare prescritta. Viene data alle loro mamme una formazione sui  principi di una sana e completa alimentazione. A campione, vengono fatte delle visite a  casa per controllare che gli alimenti siano utilizzati solo per il bambino ammalato e non  per i fratellini sani.  L’obiettivo è di dimettere i bambini in cura, dopo che avranno raggiunto almeno il  80,1% del peso standard. Per esperienza si sa che in sei mesi questo obiettivo sarà raggiunto  da circa l’85% dei bambini in cura e che in nove mesi la percentuale supererà il  98%.   


Costo:  

Il costo totale del progetto ammonta a Euro 132.749. Missiòn  Onlus contribuirà con 5.000 EURO  
 

Puoi contribuire a questo progetto con una offerta libera nei seguenti modi: 
 
In contanti passando in sede presso il Centro Missionario Diocesano in Via Treppo, 3 (III piano)  
Conto Corrente Postale n° 65921272 Intestato ad Associazione Missiòn ONLUS. Indicare nella causale: Microprogetto n° (6/2014).  
Bonifico Bancario sul seguente C/C: IBAN: IT60 I050 1812 0000 0000 0115 995 intestato a: Associazione Missiòn ONLUS BANCA: Banca Etica – Filiale di Treviso.  Indicare nella causale: Microprogetto n° (6/2014).   
 
 
 

 

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