06-002 Costruzione “Casa dell’anziano”

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Il progetto intende dare una risposta agli anziani di Yapacaní che vivono soli ed abbandonati dalle loro famiglie, come conseguenza di una cultura famigliare che lascia L’anziano al proprio destino.

 

1 DATI GENERALI DEL PROGETTO

1.1 Titolo
COSTRUZIONE di un ricovero “CASA DELL’ANZIANO”, di accoglienza temporanea per persone sole, abbandonate dalla famiglia in Yapacanì.
 
1.2 Paese: Bolivia
 
1.3 Località: Yapacaní, Dipartimento di Santa Cruz.
 
1.4 Settore di intervento:
· SOCIALE: “ANZIANI” del posto, specialmente del rione
 
1.5 Responsabile e referente: Comunità Salesiana di San Carlo, rappresentata dal Missionario Padre Bergamasco Arturo.
 
 

2 CONTESTO

2.1 Situazione generale
 
2.2 Contesto locale
 
2.2.A Dati geografici (situazione, estensione, clima)
La provincia di Ichilo è al nord della città di Santa Cruz de la Sierra con un’estensione territoriale di 14.232 km2. Confina al nord con la provincia Ñuflo de Chávez, all’est con la provincia Sara, al sud con la provincia Andrés Ibáñez e la provincia Florida e a sud est con la provincia Manuel María Caballero e, infine, all’est con il dipartimento di Cochabamba.
 
È divisa politicamente in quattro sezioni municipali che sono: Buena Vista , prima sezione e capitale della provincia; San Carlos seconda sezione municipale e Yapacaní terza sezione municipale. La quarta sezione municipale è San Juan al Km. 12; meglio conosciuta come la colonia Giapponese.
 
Il Municipio di Yapacani, si trova a circa 120 chilometri, al nord-ovest della città di Santa Cruz de la Sierra, sulla strada principale interdipartimentale che unisce Santa Cruz- Cochabamba- La Paz ad una altitudine media di 285 metri sul livello del mare.
 
Il clima nell’est boliviano è caldo umido, normalmente caldo. La temperatura media è di 30°C, con massime di 36°C ed minime occasionali di 12°C dovute al fenomeno atmosferico denominato “il surazo”. Il periodo delle precipitazioni piovose è da dicembre a febbraio.
 
2.2.B Dati statistici (numero di abitanti, centri abitati, gruppi etnici e sociali, culturali, lingue)
 
Popolazione: 70.444 abitanti di cui 45% vivono nelle aree urbane e 55% in quelle rurali.
 
Tasso di crescita annuale: è del 3.82%. Nell’area urbana del 4.33% ed in quella rurale del 3.42%. Il municipio di Yapacaní ha il maggior tasso con il 4.73% mentre il comune di Buena Vista ha il minor tasso con il 2.24%, San Carlos arriva ad un tasso annuale di 3.61%.
 
Densità demografica: 4.95 abitanti per chilometro quadrato
 
Sesso: Nell’area urbana 51% sono uomini e 49%donne, nella zona rurale 57% sono uomini e il 43% donne.
 
Lingua: Secondo i dati del censimento del INE 2001, il 69% parla Spagnolo,il 27% quechua, l’1.5% aymará ed il 2% altre lingue locali o straniere.
 
Del totale degli abitanti della provincia, il 45 % è monolingue ed il 55 % bilingue. Abbiamo dato risalto alle lingue usate di più: castilian e quechua. La lingua giapponese è insegnata in alcune scuole di San Juan Km 13, luogo abitato da giapponesi.
 
Gli abitanti della provincia di Ichilo nella loro maggioranza si dedicano alla produzione agricola. I prodotti più coltivati sono il riso, il mais, la soia ed altri, oltre che la frutta come anguria, mandarini, aranci, maracuyá, mango, banane, guineos, cacao, canna da zucchero ed altre.
 
Inoltre si pratica su scala ridotta l’avicoltura e l’allevamento di maiali ed ovini.
La produzione artigianale è orientata al il tessuto in palma, filati e lavorazione della ceramica. La fabbricazione di mattoni, mattonelle e la carpenteria sono un’altra fonte di economia delle famiglie.
 
Un altro centro di produzione importante è la cooperativa d’agricoltura integrale di San Juan de Yapacaní (CAISY), un’organizzazione notevole della provincia. Questa cooperativa è una solida organizzazione costituita da 118 produttori giapponesi, dedicata all’immagazzinamento del grano, con parecchi stabilimenti per la lavorazione del riso, dei semi, estrazione dell’olio di soia, preparazione di mangimi per il pollame.
In tutto il territorio della provincia di Ichilo esistono 12 località di estrazione del petrolio e di gas naturale che rappresentano un grande contributo all’economia provinciale e nazionale.
 
Nella provincia ci sono vari fiumi: l’ Ichilo, che segna il confine con il dipartimento di Cochabamba, i fiumi Yapacaní, Surutú, Mamoré ed il fiume Choré.
Oltre alle sue potenzialità agricole, alle sue risorse forestali e di idrocarburi, la provincia di Ichilo ha anche un alto potenziale turistico specialmente nella zona della prima sezione (Buena Vista) che si trova alle porte del parco nazionale Amboró. È un territorio che ancora conserva grandi estensioni di riserve forestali quali: il Amboró, il Choré, oltre che i fiumi di Ichilo, Yapacaní, Surutú, Bíbora ed altri che abbelliscono il suo territorio.
 
La provincia di Ichilo è ben nota come la piccola Bolivia, poiché in lei abitano i cambas, collas, chapacos e in misura minore i guarayos ed i chiquitanos, perciò è molto importante creare un sentimento di patriottismo, di senso civico,di unione e di libertà di realizzarsi come uomini che hanno un passato glorioso, che hanno una storia, che possono tendere insieme ad un’integrazione totale, nonostante le differenze culturali, verso un progresso per costruire la madre patria con la volontà e la libertà in tutti e per tutti.
 
È una delle zone caratterizzate dalla multietnicità della sua popolazione, poiché quotidianiamente riceve immigranti di altre province di Santa Cruz ed altri dipartimenti del paese. Tra questi è Cochabamba, Chuquisaca, e La Paz. Tutti arrivano con il desiderio di migliorarare le loro precarie condizioni di vita, e con il proprio diritto di agricoltori che chiedono terra al governo per lavorare ed è per questo che oggi esistono ancora gruppi di contadini che si denominano colonizzatori produttori agricoli e non ottengono risposte chiare dal governo; da più di venti anni vivono in terre che non sono legalmente loro ed effettivamente in novembre, dicembre del 2002 ha avuto risonanza internazionale la notizia dell’omicidio di quattro coltivatori da parte dei cosiddetti latifondisti, che si dichiarano proprietari delle terre.
 
Il loro grande problema sono i titoli che sanciscono la proprietà, divenire proprietari legittimi di quella terra che da anni stanno coltivando è la loro speranza più grande ed è per questo che la lotta continua, tra altri problemi: la riparazione delle loro strade, la formazione dei loro bambini con la creazione di un’infrastruttura universitaria ed altro.
 
2.2.C Dati socio – economici (livelli di formazione, salute, impiego, comunicazioni…)
 
Formazione:
la media di presenza scolastica è del 79.89%, nell’area urbana è del 83.39% ed in quella rurale del 76.65%.
 
Il tasso dell’analfabetismo è di 16.50% nel comune di Buena Vista, 13.2% in San Carlos e 15.50% in Yapacaní, rispetto al 3.92% della capitale Santa Cruz de la Sierra.
 
Il livello di istruzione è piuttosto scarso tra gli ultradiciannovenni : nessun livello (15%), primaria(59%) secondaria(19%) e superiore(5%).
 
La popolazione studentesca è di 17.730 allievi, dei quali l’8.5 per cento ricevono una formazione bilingue soprattutto quechua e spagnolo, situati principalmente nelle zone rurali.
 
Caratteristiche delle abitazioni:
Nella provincia di Ichilo, ci sono 14.984 abitazioni. Nel 41% di queste vivono 3 persone per stanza. 47% hanno le case con il pavimento in terra battuta, 51% non hanno acqua da acquedotto, 50% non hanno energia elettrica, 25% non hanno servizi sanitari,il 60% hanno ancora la cucina a legna, 67% hanno la radio o uno stereo, il 40%, il televisore, il 21.92% hanno frigorifero, e il 70% ha casa di proprietà.
 
2.2.D Dati religiosi (caratteristiche religiose, le comunità cristiane del posto, operatori pastorali, linee e obiettivi pastorali)
 
Il 68% della popolazione professa la religione cattolica, 26% sono evangelici, che hanno già costruito le loro chiese principalmente nei centri più popolati del comune ed il 6% di altre religioni. È importante sapere che le chiese evangeliche durante gli anni scorsi si sono espanse poiché lavorano con i progetti famigliari all’interno delle Comunità.
 
Per quanto concerne gli operatori pastorali, i catechisti sono un sussidio valido per animare la fede cattolica, ma non sono presenti in tutte le Comunità. Ricevono la loro qualificazione a livello parrocchiale.
Esistono anche gruppi di studio della bibbia, gruppi di azione sociale specificamente con i malati ed il gruppo del consiglio pastorale.
Dal punto di vista individuale, ci sono giovani impegnati con la chiesa che partecipano alla animazione liturgica.
 
Secondo il programma pastorale 2002/2007 dell’ Arcidiocesi di Santa Cruz de la Sierra in Bolivia, l’obiettivo generale è:
“Rafforzare nella comunione e corresponsabilità ecclesiale, nuova evangelizzazione del Popolo di Dio che vive in Santa Cruz, seccondo lo spirito e gli impegni del II Sinodo Arcidiocesano, in modo che l’incontro con Gesù Cristo vivo animi le nostre Comunità verso un rinnovato impegno nella costruzione del regno del Dio e sia fonte di vita e di speranza per tutti, specialmente per i più poveri ed emarginati.”
 
Linee ed obiettivi pastorali:
· Evangelizzazione: Catechesi, Bibbia, Sacramenti, Liturgia, Missioni, Ecumenismo.
· Promozione Umana: Pastorale sociale, Comunicazione, Formazione, Casa, Salute.
· parrocchie: Comunità di Ecclesiali di base.
 
Pastorali specifiche: Famiglia, giovani, bambini, bambini di strada, laici, mondo del lavoro, immigranti, pastorale penitenziaria
 
La parrocchia del San Carlos si prende cura di 97 Comunità rurali disperse nei comuni di Yapacani e di San Carlos. Queste Comunità sono molto distanti ed hanno un accesso difficile. A causa della scarsità di risorse umane, ci sono solo un sacerdote ed una religiosa che seguono le Comunità rurali.
 
La risposta che si intende dare con questo progetto è fondamentalmente in ambito religioso. È necessario portare la vita di Dio nelle campagne, per offrire l’assistenza pastorale di catechisti ai bambini,ai giovani, agli adulti e sviluppare la promozione umana all’interno delle scuole rurali che sono sempre di più.
 
L’isolamento di queste Comunità rurali sia dai centri urbani che dalle altre Comunità vicine le impoverisce sempre di più ed impedisce il loro sviluppo tanto nell’ambito sociale quanto in quello economico, religioso, ecc.
 
 
2.2.E Altri progetti che stanno realizzando nella zona e possibilità di coordinamento.
 
· il gruppo San Vincenzo a livello parrocchiale accoglie e copre le necessità dei poveri.
· progetto San Giuseppe: formazione agricola dei giovani contadini.
· Centro Madre Immacolata a San Germán: Formazione delle giovani donne contadine.
· Centro del bambino denutrito a San Carlos.
· fabbrica tessile “La Guayaba” :per formazione tecnica dei giovani del posto a Buen Retiro.
· Casa Betania Collegio di ragazze contadine per l’educazione scolastica in Ayacucho
· Comunità d’incontro: riabilitazione dei giovani alcoolisti e dei tossicodipendenti a San Carlos.
 
 

3 Finalità

Il progetto intende dare una risposta agli anziani di Yapacaní che vivono soli ed abbandonati dalle loro famiglie, come conseguenza di una cultura famigliare che lascia L’anziano al proprio destino.
 

4 OBIETTIVI

4.1 OBIETTIVO GENERALE:
costruire una casa che possa offrire alloggio temporaneo agli anziani abbandonati dalla famiglia a Yapacaní.
4.2 OBIETTIVI SPECIFICI:
4.2.A offrire un ambiente dove possano trovare rifugio gli anziani soli e senza risorse che vivono sulla strada.
4.2.B promuovere cooperazione e solidarietà con il resto della popolazione, in modo di creare la coscienza che l’anziano è una persona.
4.2.C Offrire uno spazio umano agli anziani in necessità, temporaneo al fine di evitare l’accattonaggio degli anziani in Yapacaní.
4.2.D Formare laici che si impegnino con la chiesa locale nel servizio ai più poveri ed abbandonati
 

5 Azioni

5.1 Costruzione del Ricovero e della Casa della Serenità
5.2 Costruzione dei dormitori
5.3 Realizzazione degli impianti elettrici ed idrici
5.4 La realizzazione dipende dalle risorse indicate nel preventivo allegato.
 
 

6 Metodologia

6.1 LA CHIESA LOCALE
Partecipa in maniera diretta a questo progetto perché è il parroco della parrocchia di Maria Auxiliadora di Yapacaní, Padre Arturo Bergamasco SDB. che ritiene necessaria la costruzione della casa e la sollecita. Egli ha istituito una commissione di laici del posto per seguire i lavori di costruzione.
 
6.2 La congregazione
è pienamente coinvolta in questo progetto perché è stato approvato dalla Comunità dei salesiani.
 
6.3 La Comunità Locale:
il gruppo degli anziani della popolazione ha espresso la necessità di un aiuto con una casa di permanenza temporanea dove fornire alloggio agli anziani che vengono dalla campagna e che vivono abbandonati sulle strade di Yapacanì.
 
6.4 Institutuzioni
al livello locale con le autorità del posto; Collegio degli architetti della Bolivia; Diritti Umani dell’ arcivescovado.
 
6.5 Rapporto con la chiesa di Udine
Attraverso la comunicazione favorita dal fatto che la parrocchia ha una Radio e una TV a lungo raggio e che è inserita in tutti i fatti sociali e culturali della città e attraverso la comunicazione e l’ informazioni permanente sul lavoro con la realtà degli anziani di Yapancani, attraverso le fotografie dei volontari che ogni anno vengono dall’Italia nella nostra parrocchia e che così possono contribuire al lavoro stesso di convivenza con gli anziani.
 

7 FASI E DURATA DEL PROGETTO

 
7.1. 5 mesi la casa della serenità e del ricovero
7.2. 8 mesi per la costruzione di 6 dormitori
7.3. 1 mese per l’acqua e la luce e le infrastrutture
 

8 Risorse

8.1 Risorse umane
8.1.1 Coordinatore dei lavori dipendente della chiesa cattolica di Yapacaní. Padre Arturo Bergamasco SDB.
8.1.2 Costruttore dipendente della scuola degli Architetti della Bolivia e personale specializzato nella realizzazione del lavoro
8.1.3 Gruppo degli anziani che costituiscono il direttivo della terza età
 
8.2 Risorse finanziarie
8.2.1 Centro Missionario Diocesano di Udine
8.2.2 Il gruppo giovanile della San Vincenzo italiana, che già ha collaborato con $11.000 serviti per la costruzione della casa della serenità e del ricovero e delle recinzioni
8.2.3 Parrocchia San Carlos, Comunità di Salesiana con il terreno
8.2.4 Il Club delle madri che hanno contribuito per l’acquisto della terra
 

9 Budget

Vedi allegato 3
 

10 Sostenibilità

Dopo la conclusione del lavoro, i gruppi parrocchiali impegnati con i volontari saranno inseriti nel progetto per seguire le varie attività di manutenzione della casa.
 
Il progetto non prevede l’attivazione di grandi introiti. Unicamente i piccoli benefici che si possono ottenere attraverso gli apporti, le collaborazioni dei centri commerciali, della popolazione e dei sindacati esistenti, che saranno impiegati nel mantenimento dello stesso e nell’acquisto di materiale da costruzione.
 
Per il MANTENIMENTO del progetto si farà riferimento ai Salesiani, come istituzione promotrice del progetto, che seguono e amministrano i centri che hanno in carico.
 
Terminato il finanziamento della costruzione essi formeranno e coordineranno il personale per il controllo che opererà sotto la direzione di un Consilio Direttivo che garantirà le risorse economiche necessarie al mantenimento del progetto.
 
È chiaro che il progetto inizia una volta terminata la costruzione, essendo gli anziani in attesa di un posto per poter dormire.
 
Le spese saranno coperte con lavori che gli stessi anziani faranno. Le spese successive saranno coperte inoltre con la generosità dei benefattori e delle autorità locali.
L’attesa dell’opera è grande, dato che si vedono anziani che dormono in mezzo alla strada…
Anche l’aiuto dei volontari sarà significativo.
 

11 Verifica e valutazione

La nostra preoccupazione è che il progetto Casa per gli anziani ritardi essendo un’esigenza attuale in Yacapanì.
 

12 Allegati

 
1. Approvazione del Vescovo
2. Approvazione delle autorità provinciali
3. Preventivo del progetto.
 
 
 
 

 

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