10-004 Acquisto finestre e porte per la nuova ala dell’orfanotrofio “Famiglia di Betanya” a Taiyuan—Cina

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Sostenere l’orfanatrofio fornendogli i fondi necessari per comprare le porte e le finestre della nuova ala della struttura. Al momento nella struttura già esistente vivono 34 bambini e 7 laici, ma gli spazi sono insufficienti. Per questo motivo si è provveduto ad allargare la costruzione per separare la parte abitata da quella da adibire ad attività formativa, migliorando così la qualità di vita degli orfani e del personale addetto alla loro cura.

 Paese : Cina

 
Località : Taiyuan, capitale della provincia dello Shanxi
 
 
 
Responsabile : Yang Yun Xian– direttrice dell’Orfanatrofio
 
 
 
Referente: Padre Martino Roia– saveriano di Prato Carnico– Consulente per l’Orfanatrofio
 
 
 

Contesto generale:

 
La Repubblica Popolare Cinese, con i suoi 1.500.000.000 abitanti, è il paese più popoloso del mondo e, con la sua superficie di 9.600.000 Kmq, il paese più esteso
 
dell’Asia Orientale. Inoltre, da quando nel 1978 è stata introdotta la riforma economica basata sul capitalismo, è divenuto il paese con lo sviluppo economico più veloce al mondo. Abitata dall’uomo già circa 500.000 anni fa, ha avuto una storia molto complessa dal Celeste Impero (dal 221 a.c.)
 
sino al 1911, anno di proclamazione della Repubblica. Il Partito Comunista a capo del Governo dal 1949 è il più grande partito del mondo con più di 66 milioni di membri.
 
La popolazione è multietnica: la maggioranza è costituita da cinesi han, ma molte sono le minoranze razziali, culturali e linguistiche. Sotto l’aspetto religioso la Cina è ufficialmente atea: tuttavia la popolazione è al 95% confuciana, taoista e buddista, al 3,5% cristiana e al 1,5% mussulmana. È il primo produttore mondiale di frumento, riso e patate. Negli ultimi decenni ha attirato sul proprio territorio le industrie dei paesi in cerca di manodopera a buon mercato, divenendo così l’officina manifatturiera del mondo. Oggi in Cina sono presenti tutte le maggiori produzioni industriali. Il tasso di alfabetizzazione è del 98% con oltre 18 milioni di studenti universitari.
 
Nonostante tutte le riforme e la conversione al libero mercato, non sono state introdotte molte libertà dal punto di vista politico. La situazione dei diritti umani continua a subire numerose critiche da parte delle associazioni internazionali sui diritti umani. La Cina è il paese al mondo in cui si eseguono più condanne a morte. Il governo si è frequentemente macchiato di violazioni nei confronti di minoranze etniche e religiose e di dissidenti politici. Un’altra accusa di lesione dei diritti umani è la pianificazione famigliare obbligatoria secondo la quale sono permessi un solo figlio nelle zone urbane e due in quelle rurali: i trasgressori possono portare a termine una eventuale altra gravidanza dietro pagamento di un’ingente sanzione, oppure sono obbligati a rinunciare al figlio .
 

Contesto locale:

 
La città di Taiyuan è la capitale della provincia nord-occidentale dello Shanxi. con circa 3.500.000 abitanti a prevalente etnia cinese han.
 
“La famiglia di Betania” è un orfanatrofio situato a 40 minuti di auto dalla città all’interno di un villaggio quasi interamente cristiano.. Dodici anni fa una donna del villaggio Yang Yunxian, che all’epoca voleva farsi suora, notò alcuni piccoli bambini abbandonati alle porte della chiesa locale: tutti avevano una caratteristica comune: una malformazione fisica o una disabilità. Questo fenomeno può essere spiegato con la “politica del figlio unico”: il figlio che la famiglia può avere ”deve” essere perfetto; inoltre, non essendoci un assistenza medica nazionale, molte famiglie non hanno le risorse per affrontare le spese di operazioni chirurgiche e/o trattamenti riabilitativi prolungati.
 
Appena vide i neonati abbandonati, Yang non ebbe dubbi e iniziò a portarseli a casa e a prendersi cura di loro, nonostante non avesse risorse finanziarie, confidando nell’aiuto del Signore. Infatti alcuni anni più tardi, con l’aiuto di alcuni benefattori, le fu possibile comperare un pezzo di terreno e costruire una casa, dato che il numero dei piccoli cresceva. Nell’ottobre del 2009 i bambini ospitati erano 34. Nel tempo si sono unite a lei altre giovani animate dal suo stesso spirito di amore impegnandosi a dedicare la loro vita al servizio dei piccoli abbandonati. Dopo aver partecipato a corsi di formazione sono state in grado di iniziare anche un processo riabilitativo dei piccoli. Alcuni sono stati sottoposti a operazioni (ad esempio al labbro leporino). La struttura, con le sue attrezzature di riabilitazione, viene usata anche dalle famiglie dei vicini villaggi che
 
hanno bimbi disabili. In questo modo anche gli aborti sono diminuiti e le giovani coppie di sposi vengono aiutate ad accettare il mistero della sofferenza e trovano la forza di portare avanti la loro vita con una diversa prospettiva: non più solo carriera, successo e denaro, ma valori spirituali come la famiglia, il dono incondizionato di sé, l’attenzione agli altri…
 

Obiettivo del progetto:

 
Sostenere l’orfanatrofio fornendogli i fondi necessari per comprare le porte e le finestre della nuova ala della struttura. Al momento nella struttura già esistente vivono 34 bambini e 7 laici, ma gli spazi sono insufficienti. Per questo motivo si è provveduto ad allargare la costruzione per separare la parte abitata da quella da adibire ad attività formativa, migliorando così la qualità di vita degli orfani e del personale addetto alla loro cura.
 

Costo del progetto:

 
Il costo totale è di Euro 12.000
 
 
 
 
 
 

 

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