Il missionario friulano denuncia le complesse sfide del Transumanesimo

E se la tecnologia cambiasse l’uomo?

Il 15 settembre la presentazione del volume di padre Tiziano Tosolini

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail

Siamo alla vigilia di un “mondo nuovo” in cui la realtà e l’essenza del genere umano saranno sempre più determinate dalla tecnologia e dalla tecnocrazia, attraverso una pratica omologante e una filosofia totalizzante che nega l’importanza della dimensione spirituale dell’uomo nel suo rapporto con l’altro, la comunità e l’ambiente? E le religioni, in particolare quelle orientali, che ruolo possono giocare in questa trasformazione che appare ineluttabile? E’ il tema molto affascinante e complesso che propone l’ultima fatica letteraria del missionario Saveriano friulano padre Tiziano Tosolini intitolata “A nostra immagine. Le religioni e le sfide del Transumanesimo”, fresca di stampa a cura della Emi (Editrice missionaria italiana).

Il volume verrà presentato giovedì 15 settembre a Udine, alle ore 17.00, presso la sala Paolino d’Aquileia in via Treppo n. 5/B in un appuntamento organizzato dalla Libreria Paoline di Udine, in collaborazione con l’Arcidiocesi di Udine, il Centro missionario diocesano, il Centro Caritas Odv e l’editrice Emi. Oltre all’autore, per più di 20 anni direttore del Centro Studi Asiatico di Osaka in Giappone, oggi docente della Pontificia Università Gregoriana di Roma, del tema parleranno don Luigi Gloazzo, direttore del Centro missionario diocesano e il prof. Davide Zoletto, docente dell’Università di Udine.

Si chiama Transumanesimo il movimento trasversale che propone, attraverso la tecnologia e la ragione, il potenziamento, quando non il superamento, di ciò che è umano nell’uomo. L’obiettivo, anche se spesso non dichiarato ma affermato in modo implicito dalle scienze evolute, come l’ingegneria genetica, la cibernetica, la robotica, la nanotecnologia e la tecnologia dell’informazione è di estendere la durata della vita umana fino ad arrivare ad uno stato di immortalità virtuale. Secondo questa visione, almeno in via di principio la mente umana potrà essere svincolata in futuro dal corpo biologico, scaricandola e riconfigurandola su supporti tecnologici artificiali raffinatissimi. La riflessione di padre Tosolini lavora su questo implicito, rendendone chiare le connessioni e le matrici, oltreché i rischi, anche in rapporto alle religioni.

Se da un lato la liberazione dell’uomo dai limiti imposti dalla natura, come la morte, possa apparire un obiettivo universalmente desiderabile, i critici del Transumanesimo sottolineano i rischi che tale filosofia possa portare all’accrescimento delle disparità sociali ed economiche tra le varie regioni del mondo portando alla creazione di vere e proprie “colonie digitali”. Ma non solo. Lo sviluppo dell’intelligenza artificiale e dell’ingegneria genetica potrebbero produrre una classe di uomini che saranno considerati “Inutili” o “superflui. Insomma un “vulnus” al concetto di uguaglianza tra gli uomini, un cambiamento antropologico davvero epocale.

Facebookyoutube