Una reciproca crescita tra missioni

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I primi contatti si ebbero grazie ai corsi, che tuttora il Centro Missionario organizza assieme ad altri, per la preparazione ai viaggi di conoscenza e volontariato in diversi paesi del sud del mondo. In quell’anno tre giovani partirono per l’Etiopia in due diverse località, per una esperienza organizzata e condivisa con la Caritas ambrosiana.
Da questa esperienza Paolo Caneva, un giovane della parrocchia di Codroipo (UD)

 

La relazione con l’Eparchia cattolica (o Diocesi) di Emdibir, in Etiopia, ha una lunga storia che risale al 2004, con la nascita stessa dell’eparchia, derivata dal territorio dell’Arcidiocesi di Addis Abeba. I primi contatti si ebbero grazie ai corsi, che tuttora il Centro Missionario organizza assieme ad altri, per la preparazione ai viaggi di conoscenza e volontariato in diversi paesi del sud del mondo. In quell’anno tre giovani partirono per l’Etiopia in due diverse località, per una esperienza organizzata e condivisa con la Caritas ambrosiana. 
Da questa esperienza Paolo Caneva, un giovane della parrocchia di Codroipo (UD) proseguì il suo impegno per ben sette anni di servizio come Fidei Donum Laico presso l’eparchia. Da allora molti altri giovani e meno giovani della nostra diocesi, circa una quarantina, si sono susseguiti negli anni per visitare l’Etiopia rafforzando così il rapporto tra le nostre due comunità.
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I nostri progetti e iniziative in Etiopia

 

Progetto 15-013 “Rafforzamento della formazione e avviamento al lavoro dei giovani presso la prima Scuola di formazione professionale per Emdibir, il “St. Anthony Technical College”

 Alcuni studenti e professori del College. I corsi, carpenteria metallica, edilizia, informatica e sartoria, e che vanno dal primo al terzo livello, sono formalmente riconosciuti dal Governo etiope. Dal 2015 si è inaugurato anche un corso informale di agricoltura.
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Progetto 15-016 “Sviluppo rurale comunitario, rivolto alle donne”

 
La finalità generale del progetto è quella di contribuire a migliorare le condizioni di vita della popolazione rurale in Etiopia, in particolare promuovendo l’empowerment di genere nelle attività agricole. Mentre nello specifico l’obiettivo è quello di migliorare i redditi delle famiglie rurali di Emdibir coinvolte quali beneficiarie dall’intervento e l’apporto nutrizionale della loro dieta attraverso il rafforzamento, in termini di quantità e qualità, della loro capacità produttiva agricola e zootecnica. 
 
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Quattro delle 16 donne beneficiarie dell’intervento.
 
 
 
 

Progetto 14-07 “Rafforzamento delle comunicazioni, della logistica e del coordinamento delle attività di promozione umana della diocesi di Emdibir mediante la costituzione di un Centro Servizi”

 
Uno dei tanti casi di manutenzione sui veicoli dell’eparchia. A causa delle strade dissestate sono frequenti interventi ordinari e straordinari di questo tipo sui veicoli.  
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Micro Progetto 16-007 Cisterne per la raccolta di acqua piovana

Un progetto nato in Sud America dove i mesi di piogge intense si alternano a mesi di grave siccità. Tullio Fabbro, volontario friulano, una volta venuto a conoscenza e imparate le tecniche di realizzazione di queste cisterne in cemento utili a raccogliere l’acqua piovana, ha cominciato il suo impegno nella promozione e divulgazione di questa possibilità. Per la prima volta nel giugno 2016 Tullio sbarca in Africa provando a realizzare un progetto pilota. Non poche le difficoltà ma le soddisfazioni poi si sono rivelate di uguale entità.
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Tullio Fabbro e la volontaria Giuliana Tavoschi con i ragazzi al lavoro per
costruire la prima cisterna

 

 
 

 Opportunità di volontariato per giovani

 
Progetto 16-016 “Formazione per lo Sviluppo in Etiopia”

 
Appena arrivate in Etiopia:
 
Da sinistra: Anna Medvedeva di Vicenza (a sinistra) e Sara Zuliani di San Daniele.
 
 
 L’invio annuale in loco di una coppia di volontari è formalizzato in un progetto nel quale si prevedono i ruoli e le attività che i giovani andranno a svolgere. Di fatto si tratta di un documento che oltre a definire gli obiettivi e risultati attesi da questa iniziativa, richiama le azioni inserite in tutti i precedenti altri progetti sopra citati. I giovani infatti non andranno a rivoluzionare una realtà e non si sostituiranno a nessun, ma piuttosto si accompagneranno e affiancheranno alle attività quotidiane del personale locale già impegnato sul posto.
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I progetti di SAD – Sostegno a distanza

 
 
Oltre a questi interventi, la Diocesi di Udine sta portando avanti soprattutto tramite Missiòn onlus, braccio operativo del centro missionario i sostegni a distanza attraverso i quali si da continuità alle scuole di Getche e Shebraber, garantendo la possibilità ad una centinaio di bambini ad andare a scuola. Il contributo che riusciamo ad inviare grazie alla generosità di tanti viene impiegato per i salari dei maestri, i materiali didattici e il vestiario per gli studenti. 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

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