10-008 Ristrutturazione e Riorganizzazione del Centro Sanitario della Pace nella Città Verde a Yaundè– Cameroun

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail

Il progetto si propone di ampliare la già esistente Casa di Riposo, attualmente dotata di trenta posti letto, al fine di ricavare due piccoli appartamenti dotati di cucina, bagni e stanze da letto in grado di ospitare […]

Paese:  CamerounLocalità: Quartiere Città Verde a YaoundéResponsabile e Referente:  Padre Armando Coletto (di Fagagna)   Contesto Generale:La Repubblica del Cameroun, con una popolazione di circa 19 milioni di abitanti e una superficie di 475.442 Kmq., è situata nella parte occidentale dell’Africa nel Golfo di Guinea. Il paese, per le sue diversità geologiche, climatologiche e culturali è chiamato “Africa in miniatura”. Già abitato nel periodo neolitico da popolazioni come i Baka e i Sao, venne scoperto da esploratori portoghesi nel 1472 e divenne dapprima colonia tedesca e successivamente, dopo la prima guerra mondiale, venne suddiviso tra Francia e Gran Bretagna. In seguito, una volta divenute indipendenti, le due zone sono state riunite in un unico Stato  denominato Repubblica del Cameroun. È una repubblica presidenziale, ove il Capo dello Stato, eletto a suffragio universale per 7 anni, è anche il Capo dell’Esercito,e può unilateralmente abbreviare o allungare il mandato dei componenti del Parlamento, a tutt’oggi ancora monocamerale, nonostante la Costituzione preveda due Camere . I diritti politici della popolazione sono molto limitati.    La popolazione è relativamente giovane con il 45% degli individui con meno di 15 anni e il 55% con meno di 25, l’età media è di 22 anni e la speranza di vita alla nascita di 56 anni. Recentemente, grazie alla pianificazione familiare, il tasso medio di natalità si sta progressivamente abbassando, ma il tasso di mortalità è ancora elevato (44%) con quello infantile al 151% e  quello materno con 430 decessi su 100.000 nascite, specialmente per effetto della diffusione dell’AIDS, a cui  si accompagna a una  recrudescenza  della tubercolosi.    La situazione sanitaria del Paese è preoccupante: il tasso di malnutrizione cronica dei bambini tra i 12 e i 23 mesi è passato dal 23% al 29% tra il 1991 e il 1998 e il tasso dei parti assistiti da personale qualificato è regredito di 5 punti nel corso del medesimo periodo. Il 40-50% delle visite mediche e il 28% dei ricoveri riguardano la malaria, c’è un medico ogni 10.000 abitanti, un infermiere ogni 2250 malati e un letto di ospedale ogni 770 malati. Quanto sopra costituisce un reale problema per la salute pubblica e la coesione sociale. Durante gli ultimi dieci anni di crisi economica l’offerta pubblica di servizi sociali di base si è notevolmente ridotta e lo sviluppo delle infrastrutture di base (strade, scuole, ospedali, rete elettrica e telecomunicazioni, acquedotti ecc.) ha subito un forte rallentamento. Per effetto congiunto della forte urbanizzazione non organizzata e della crisi economica, le città del Cameroun, in  particolare le più grandi, si trovano a dover affrontare numerosi problemi legati al fenomeno della proliferazione delle bidonvilles: insalubrità e insicurezza, aumento della disoccupazione, aumento dei senza tetto, dei bambini di strada, delle prostitute, dei malati mentali ecc…Il tasso di disoccupazione globale è del 8,4%, e raggiunge il 21,7% nelle zone urbane e il 3,5% in quelle rurali. La fascia dei 20-24 anni è la più colpita con il tasso del 15%.  L’indice di sviluppo  umano pone il Cameroun al 135° posto su 173 paesi.Sotto l’aspetto religioso attualmente il paese è caratterizzato dall’abbondanza (circa una quarantina) di Chiese risvegliate, favorita dalla legge del 1990 sulla libertà di culto. La Chiesa Cattolica Romana è la più frequentata con circa 6 milioni di cristiani. Ci sono 24 Diocesi tra le quali l’Arcidiocesi di Yaundè, dove si trova il quartiere oggetto del progetto. Contesto locale:  Il quartiere Etetack Abobo è un dei quartieri in cui è suddivisa la città di Yaundè, capitale del Cameroun, e confina a nord con i quartieri di Oyom Abang e Mkolbinon, a sud con il quartiere Madagascar, a est con Città Verde e a ovest con Bankolo e Carrière.       Queste le caratteristiche del quartiere: situato su tre colline, popolazione cosmopolita e costruzioni disordinate, strade non asfaltate e mal curate. La maggior parte della popolazione maschile svolge l’attività di venditore ambulante clandestino, mentre la maggior parte delle donne è casalinga. Ci sono due centri di salute privati, un collège, tre scuole primarie private, due scuole materne private, una cappella cattolica, una protestante e dei centri per le altre diverse professioni religiose. L’assenza totale di aree da gioco, la proliferazione dei bar e delle piccole mescite di vino favoriscono la promiscuità e  limitano lo sviluppo psicosociale dei giovani: invero i comitati di sviluppo e di promozione dei giovani, quando esistono, a causa della carenza di risorse finanziarie, operano in totale lassismo. Sotto l’aspetto sanitario i problemi sono molteplici: pandemia di AIDS, gravidanze indesiderate e aborti non assistiti, malattie provocate da agenti patogeni resistenti ecc. A causa della povertà e del sottosviluppo, le famiglie non sono in grado di sostenere i costi delle cure sanitarie né di assistere i loro malati. Il centro di salute, oggetto del progetto, può venire incontro alle famiglie, prestando le cure e assistendo i malati. Il Centro di Salute della Città Verde, già operante presso la sede dell’Associazione, è composto di quattro stanze, due docce e un lavabo e  offre cure sanitarie di qualità agli abitanti del quartiere e in particolare effettua: · la presa in carico integrale di patologie ricorrenti come la malaria, il tifo, la gastroenterite, la diarrea, i parassiti intestinali ecc. ;· la piccola chirurgia: appendicectomie, circoncisioni, suture, asportazione di corpi estranei ecc. ; · le vaccinazioni; · sanità della riproduzione ovvero consultazione prenatale, parti, pianificazione familiare ; · approvvigionamento di medicinali essenziali  Obiettivo del progetto: Il progetto si propone di: · migliorare le attrezzature logistiche del Centro, costruendo divisori tra stanze, collegamenti e altri restauri al fine di razionalizzare i locali adibiti all’assistenza alle persone malate per offrire loro cure di qualità a minor costo;· predisporre riserve di acqua e far fronte alle interruzioni di energia; · porre in essere un sistema di sicurezza per la protezione delle apparecchiature;· rendere i locali del Centro più accoglienti e funzionali;· favorire una migliore organizzazione dei servizi.  Il Centro potrà così disporre di due stanze di osservazione, rispettivamente di 6 e di 4 letti,di due ambulatori specialistici, di due box di consultazione, di cassa e di farmacia con armadi metallici, di un ufficio di ascolto, un ufficio mutualistico di Yaundè II°, una cantina, una baracca e un hangar prefabbricato, di 15 banchi di 2 mt. con schienale e di 2 banchi senza, di 5 banchi di 1,2 mt. e di 12 sedie in legno. È previsto anche l’acquisto di 5 tavoli da  laboratorio, 1 tavolo chirurgico, una tavolo parto, quattro carrelli e un tavolo carrello, una poltrona a rotelle, una barella, quattro lampade per esame medico e quattro sgabelli da laboratorio, di un gruppo elettrogeno e la costruzione di un inceneritore e di riserve d’acqua, la costruzione di armadi a muro e la pavimentazione con piastrelle delle stanze adibite a laboratori, nonché la sistemazione di una stanza per piccola chirurgia. Costo del progetto:A fronte di una spesa globale di  36.600 euro, questa ONLUS ritiene opportuno aderire al  progetto con un contributo di 10.000 EURO.  

 

Facebookyoutube