Progetto 06/2018 – Miglioramento dell’alimentazione e della generazione di reddito famigliare nella zona di Emdibir attraverso un approccio di genere alle attività agricole

Incontro con la comunità di Sefer

La woreda (distretto) di Cheha è una delle 12 woreda della zona del Gurage e la sua capitale, Emdibir, è situata 185 km a sud ovest da Addis Abeba. La piovosità si aggira tra gli 800 e i 1000 mm all’anno. Secondo il servizio statistico nazionale la popolazione della woreda di Cheha è stimata in 123.265 abitanti. Amministrativamente è organizzata in 39 associazioni di agricoltori (peasant associations) ed in due Kebele (municipalità). Molti villaggi sono densamente popolati e caratterizzati da due file di case con uno spazio aperto di 30 40 m come spazio comunitario e strada di accesso e comunicazione con altri villaggi.

Le pratiche agronomiche tradizionali sono molto elementari il che mantiene la produzione sotto il livello di sussistenza. Secondo dati dell’amministrazione della zona molte delle famiglie in povertà riescono a produrre solo il 40-50% del loro fabbisogno alimentare annuo. In generale, la maggior parte delle famiglie riesce a coprire solamente 5-6 mesi all’anno con la loro produzione. Secondo l’ufficio di sviluppo agricolo della woreda circa il 70% delle famiglie non riesce a coprire il proprio consumo alimentare senza un supporto esterno.

Data la relativa vicinanza alla capitale molte persone vi si trasferiscono in cerca di fortuna. Circa 24.635 abitanti in età lavorativa, che rappresentano il 20% della popolazione totale, sono emigrati per sfuggire alla ca

renza di cibo e per trovare altre fonti di reddito. Nel Kebelè coinvolto dal progetto più del 33% della popolazione attiva è emigrata nei distretti confinanti o ad Addis Abeba in cerca di lavoro. Tutto ciò aggrava la migrazione dalle zone rurali e crea una estrema pressione demografica sulle città.

Le maggiori cause di insicurezza alimentare sono:

  • Mancanza di input agricoli (sia tecnici che materiali).
  • Mancanza di capitali per investimenti in agricoltura.
  • Patrimonio zootecnico limitato e assenza di razze selezionate.
  • Periodi di grave siccità e mancanza di irrigazione

Ne risulta una dieta della popolazione rurale molto povera e monotona.

 

Esperti in apicoltura dell’Università di Udine in colloquio con gli agronomi locali.

Obiettivo generale

Contribuire a migliorare le condizioni di vita delle famiglie guidate da donne nei villaggi interessati dal progetto

Obiettivi specifici

OS1    Aumentare la produttività dei raccolti e dell’allevamento e migliorare la capacità di reddito delle famiglie coinvolte nel progetto.

OS2    Migliorare la dieta delle famiglie grazie all’introduzione di varietà orticole nuove o poco conosciute,  il miglioramento dell’allevamento e degli animali e l’accesso all’acqua

 

Risultati attesi:

R 1.1 Aumentata produttività agricola delle famiglie

R 1.2 Attivazione di servizi di vendita e acquisto

R 2.1 Introduzione di nuove varietà orticole nella dieta delle famiglie

R 2.2 Aumento del contenuto proteico nella dieta

 

Principali attività:

1.1.1 Miglioramento delle coltivazioni orticole, a pieno campo e da frutto.

1.1.2 Formazione su pratiche agronomiche per orticoltura, coltivazioni a pieno campo e piante da frutto

1.1.3 Rafforzamento delle capacità delle comunità locali per lo stoccaggio, la conservazione e la gestione dell’acqua piovana dai tetti e gestione tecniche irrigue

1.2.1 Formazione sulla gestione e amministrazione dell’associazione e del micro credito.

1.2.2 Facilitazione della capacità di accesso ai mercati dei gruppi di donne

2.1.1 Eventi per l’introduzione di nuove varietà orticole nelle abitudini alimentari

2.2.1 Miglioramento della produzione avicola

2.2.2 Formazione sull’allevamento avicolo

2.2.3 Miglioramento del patrimonio bovino

2.2.4 Formazione sulle tecniche di allevamento bovino

2.2.5 Miglioramento delle attività di apicoltura

2.2.6 Formazione sulle tecniche di apicoltura

3.      Promozione e sensibilizzazione in Italia

Data inizio progetto: 01/10/2018

Data fine progetto:    31/12/2020