Malhada dos Bois (Sergipe) – Progetto Semente del Futuro

Contesto

Malhada dos Bois – Sergipe è una cittadina situata nel nord-est del Brasile, in una zona agricola povera dove, al di là del lavoro nei campi e il piccolo commercio, c’è solo la possibilità di lavori saltuari o stagionali. Per trovare un lavoro stabile bisogna raggiungere Aracajú, la capitale del Sergipe; Le famiglie sono numerose e i figli sono considerati una benedizione.

Attualmente il contesto politico non dà priorità alla educazione e all’istruzione e non si cura dell’abbandono scolastico, del basso livello qualitativo delle scuole e della formazione dei professori. Si sta pensando alla privatizzazione della scuola pubblica che penalizzerà i poveri e chi abita nelle zone rurali.

 

Il contesto sociale, purtroppo, è caratterizzato dalla disuguaglianza sociale in aumento; a questo proposito il Brasile ha raggiunto il secondo posto a livello mondiale. I ricchi diventano sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri. Il governo attuale mira alla concentrazione del capitale e alla vendita delle risorse più importanti del Brasile agli stranieri (terra, giacimenti, fabbriche, foresta, ecc.), con la conseguente chiusura di molte fabbriche e l’aumento rilevante di disoccupazione. Si fa poco per lo sviluppo delle zone più povere come il nord-est del Brasile di cui Malhada dos Bois fa parte.

Una delle fasce più fragili e non sufficientemente valorizzate, nel nostro contesto locale, sono i bambini e gli adolescenti, per lo più appartenenti a famiglie destrutturate (genitori separati, convivenza con i nonni o gli zii, assenza del padre anche se esistente, perché lontano dalla famiglia tutta la settimana a causa del lavoro, soprattutto quello faticoso del taglio della canna da zucchero.

Per molti di questi bambini e adolescenti l’ambiente di vita è la strada, con tutti i conseguenti rischi: frequente l’abuso delle adolescenti, alcune delle quali finiscono per rimanere incinte.  Non essendo seguiti dai genitori, la frequenza scolastica lascia a desiderare e le difficoltà di apprendimento minano l’impegno allo studio.

Obiettivi

Il progetto ha come destinatari circa 60 bambini e adolescenti dai 6 ai 12 anni.

Si cerca di offrire una educazione integrale della persona umana coinvolgendo, per quanto possibile, le loro famiglie. Questo progetto è orientato a:

  • Offrire l’opportunità di sviluppare la propria autostima, la socializzazione e la collaborazione con tutti.
  • Stimolare l’apprendimento conoscitivo attraverso attività che sviluppano l’intelligenza e spianano il cammino all’apprendimento scolastico.
  • Favorire la scoperta delle proprie capacità, stimolando la creatività e la disponibilità a porle a servizio del gruppo.
  • Coinvolgere attivamente i ragazzi nelle varie attività, compreso il riordino dell’ambiente e degli strumenti di lavoro.
  • Formare la coscienza della propria responsabilità nel creare e sperimentare un ambiente accogliente, rispettoso delle diversità, capace di perdonare e ricevere il perdono, nella gioia di sentirsi utili e nella gioia di stare insieme.
  • Aiutare le famiglie a comprendere l’importanza dello studio, della socializzazione, della crescita integrale, in vista de un futuro migliore, con la capacità di inserirsi nel mondo del lavoro, nella società e nella Chiesa.

Obiettivi specifici

  • Si mira a una educazione integrale attraverso un apprendimento gioioso, che utilizza il gioco e le attività corporative per stimolare l’aiuto reciproco, la valorizzazione della amicizia, il sapersi divertire anche se non si vince.
  • Si tratta di una scuola di convivenza che prepara per la vita, che aiuta a superare le difficoltà di relazione.
  • Ci si adopera per combattere l’evasione scolastica, interessando le famiglie e offrendo a coloro che presentano particolare difficoltà nella scuola, un dopo scuola personalizzato.
  • Si collabora con i professori perché abbiano maggiore attenzione ai bimbi e adolescenti, che non possono ricevere aiuto dai genitori alfabeti o semianalfabeti.
  • Si programmano incontri con i genitori per coinvolgerli nel progetto educativo e renderli coscienti dell’importanza della loro collaborazione.
  • Naturalmente non può mancare la merenda tanto desiderata, che completa la loro alimentazione, a volte particolarmente carente.