13/2019 – Scuola Cattolica per rifugiati di Kassala

13/2019
Paese Sudan Località Kassala
Responsabile e Referente Padre Ghebray Beedemariam, Cappuccino direttore della Scuola
Titolo Scuola Cattolica per rifugiati di Kassala

Contesto locale:

Padre Ghebray Beedemariam (OFM Cap) in una lezione pomeridiana ai rifugiati eritrei nella scuola cattolica di Kassala.

Kassala, capitale dell’omonima Regione nell’est del Sudan, con circa 800.000 abitanti, è situata a circa 10 km dalla frontiera con l’Eritrea, in una delle zone più povere e marginalizzate del Paese.

La città fu originariamente fondata nel 1840 come campo militare per i soldati egiziani nell’ambito dell’offensiva militare ottomana nel Sudan orientale. Fu anche soggetta in due occasioni alla sovranità italiana dal 1891 al 1897 e tra il 1940 e il 1941.

Dal 1960 la città, data la sua posizione geografica, è stata meta di un gran numero di rifugiati etiopi ed eritrei in fuga dalle zone di conflitto tra Etiopia ed Eritrea; negli anni ottanta, con lo scoppio della seconda guerra civile in Sudan, si è aggiunto un gran numero di sfollati sudanesi provenienti dalle Montagne di Nuba, anch’essi in cerca di un luogo in cui sfuggire alla morte. Circa 160.000 rifugiati vivono ora in campi profughi nelle immediate vicinanze della città. Attualmente ogni giorno circa 20 rifugiati (persone singole e, più spesso, famiglie molto numerose) raggiungono Kassala per sfuggire al servizio militare che in Eritrea è obbligatorio, non retribuito e senza limiti di tempo.

Accogliendo l’invito dell’Arcivescovo di Khartoum, i frati Cappuccini di Asmara iniziarono l’assistenza pastorale ai rifugiati con l’apertura della Parrocchia di Gesù Buon Pastore, che, nel 1977, fu affiancata dalla scuola. La scuola e il terreno su cui sorge sono di pertinenza del Ministero della Pubblica Istruzione, al quale la Chiesa Cattolica paga ogni mese l’affitto. La scuola, non confessionale, segue i programmi scolastici governativi ed è ugualmente apprezzata da cristiani e mussulmani che la frequentano dalle elementari alle medie. Nel 2019 la scuola si è classificata seconda nella graduatoria delle scuole di Kassala e una delle migliori della Regione e i suoi insegnanti sono considerati i migliori della zona. La lingua è l’inglese. Peraltro un aspetto molto importante è che la scuola preserva la cultura eritrea e la lingua tigrina.

 

Obiettivo del progetto:

Il progetto si propone di supportare le spese dell’anno accademici 2020-2021 per l’acquisto di libri, uniformi, salari degli insegnanti, affitto e altre voci.

La scuola intermedia e superiore ha due sezioni, biologia e arte, e occupa 790 studenti, la maggioranza dei quali rifugiati eritrei. Ci sono 37 insegnanti e 3 assistenti.

Purtroppo il costo della vita è a livelli astronomici a causa del vertiginoso aumento dei prezzi dovuto all’inflazione.

Inoltre il costo del trasporto degli studenti dai loro villaggi alla scuola è un altro handicap; per questo i giovani sono costretti a lasciare la scuola, nonostante il loro grande desiderio di continuare un percorso educativo che assicurerebbe loro la speranza di un futuro migliore.

I loro genitori non sono in grado di contribuire alle spese, in quanto svolgono lavori saltuari e poco retribuiti quali la raccolta delle immondizie dalle strade, la pulizia nelle case e lavori manuali.

La scuola opera di anno in anno grazie ai generosi contributi dei benefattori.

La spesa per anno è mediamente di Euro 78.000.

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