Riceviamo e pubblichiamo l’aggiornamento di Caritas Italiana sull’emergenza in Terra Santa, con una particolare attenzione alla drammatica situazione nella Striscia di Gaza, ma anche allo stato di avanzamento del progetto umanitario. Ricordiamo inoltre che il Centro missionario diocesano di Udine ha scelto di sostenere – attraverso la tradizionale campagna quaresimale che coinvolge tutte le Parrocchie della Diocesi – proprio il progetto di Caritas Gerusalemme che da gennaio sta realizzando a Gaza, in Cisgiordania e a Gerusalemme Est (questo il link per saperne di più).
Vale inoltre la pena ricordare che sin dal 7 ottobre – giorno dell’attacco terroristico di Hamas in Israele – Caritas Gerusalemme ha avviato un piano operativo attivando sostegno psicologico a distanza per i colleghi a Gaza e la distribuzione di generi di prima necessità per gli sfollati accolti nei due centri delle parrocchie cristiane nella città.
I numeri del conflitto
Il conflitto intanto ha raggiunto proporzioni immani, con violenze inaccettabili non solo a Gaza e in Israele, ma in tutta la Cisgiordania e in Libano. La tensione è ormai altissima nell’intera regione, con episodi bellici e terroristici in Siria, Iran, Iraq e nel Golfo di Aden.
Sono più di 31 mila i morti palestinesi a Gaza a causa dell’intervento militare israeliano (di cui il 70% donne e bambini) e più di 400 nella Cisgiordania, più di 1.460 i morti israeliani nell’attacco di Hamas (tra cui circa 1.215 civili, di cui almeno 33 bambini), quasi 200 i morti libanesi colpiti da artiglieria israeliana (tra cui almeno più di 20 civili). Decine di migliaia i feriti, e quasi due milioni ormai le persone sfollate nei territori palestinesi, di cui 1,7 a Gaza, almeno mille in Cisgiordania e Gerusalemme Est (sfollati a causa della violenza dei coloni e delle restrizioni di accesso) e più di 90.000 i libanesi, spostatisi dalla parte meridionale al confine con Israele. Purtroppo ad oggi non si hanno più notizie degli altri 134 ostaggi ancora prigionieri a Gaza (israeliani e stranieri).
Il progetto di Caritas Gerusalemme
Di fronte ai gravissimi bisogni umanitari della popolazione coinvolta nel conflitto, il piano di intervento ha due obiettivi principali: migliorare lo stato di salute fisica e mentale della popolazione di Gaza e migliorare il potere economico delle famiglie di Gaza, Gerusalemme Est e della Cisgiordania.
Ecco le attività in programma, i risultati attesi e i risultati raggiunti a inizio marzo:
- ristrutturazione e riequipaggiamento delle clinica di Caritas Gerusalemme a Gaza City e a Taybeh (Cisgiordania) >>> attività in corso per la clinica di Taybe, mentre per la clinica di Gaza City si attende il cessate il fuoco;
- aumento dell’accesso all’assistenza sanitaria primaria e materno-infantile, del trattamento di malattie infettive, parassitarie e croniche a Gaza e in Cisgiordania con proprio personale medico, fornitura di medicinali e analisi di laboratorio. I beneficiari saranno 7mila >>> 608 persone trattate con servizi di assistenza sanitaria primaria;
- miglioramento della salute mentale di 500 persone traumatizzate, grazie a incontri individuali e di gruppo con psicologo e animatori >>> le sessioni di gruppo per donne e bambini sono iniziate a febbraio a Gaza City e Rafah, è inoltre in corso il reclutamento degli psicoterapeuti per le sessioni individuali;
- rafforzamento – attraverso contanti e buoni acquisto – del potere economico di 2.750 famiglie vulnerabili a Gaza, Cisgiordania e Gerusalemme >>> è in corso la selezione e registrazione dei beneficiari.
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Come contribuire?
Chi volesse contribuire alla realizzazione del progetto umanitario di Caritas Gerusalemme può fare una donazione:
- in tutte le parrocchie della Diocesi di Udine;
- sul conto corrente postale n° 65921272 intestato a “Associazione Missìon Onlus” specificando nella causale “Campagna quaresimale 2024”;
- sul conto corrente bancario presso Banca Etica (filiale di Treviso) Iban IT75 I050 1812 0000 0001 1159 951 intestato a “Associazione Missìon Odv Ets” specificando nella causale “Campagna quaresimale 2024”.